Press Conference in Shanghai

Si sta svolgendo ora il concerto di Shanghai, ultima data cinese per quest'inverno. Vi ricordo ancora che la data di Pechino, Beijing, sarà compresa nel mese di maggio. Martedì 4 si è svolta la conferenza stampa per questo concerto, durante la quale Josep ha presenziato accanto a David Giménez: i temi trattati sono stati vari, e a questo proposito la stampa cinese ha provveduto divungando l'intera intervista.

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La Cina non solo è scenario di grandi teatri, sia di stampo tradizionale sia moderno, ma è anche protagonista di un notevole progresso: sono sempre di più le persone che mostrano interesse e una grande capacità di comprendere la musica classica.

Al pubblico cinese spera di trasmettere le emozioni e i sentimenti peculiari di ogni brano che andrà a proporre, e non si esclude la presenza di qualche pezzo in cinese: il tenore si è preparato a questa eventualità, e nonostante il suo cinese non sia perfetto, farà in modo di essere il più accurato possibile.

Non può mancare l'accenno alla malattia , la leucemia che ha bruscamente interrotto quotidianità di un artista che era al culmine della sua carriera: Carreras si sofferma si quanto la malattia l'abbia reso più maturo, più saggio, e di come abbia modificato la sua scala delle priorità, anche se nel complesso - ha detto "sono sempre io". Da più di vent'anni, ormai, gode di buona salute, ma nonostante la leucemia non ha mai temuto la morte. 

Tra le sue collaborazioni si ricordano anche quelle con alcuni cantanti pop come Brian Adams, John Denver e Michael Bolton: positiva è infatti la sua visione del coniugare diversi stili quale il classico e il pop, strategia efficace per attirare l'attenzione del pibblico dei giovanissimi, che per Carreras rappresentano "il futuro". Il tenore si dice molto felice nell'apprendere che molti giovani si mostrano interessati al mondo dell'opera: l'obiettivo è quello di raggiungere una fetta di pubblico sempre maggiore.

Presidente della fondazione contro la leucemia che porta il suo nome, Josep Carreras nei giorni scorsi ha visitato bambini orfani e disabili presso un apposito centro a Pechino, Beijing, ha donato loro un piano: "ho provato l'orrore della malattia, la stessa che affligge anche molti bambini: sono felice, a molti di loro piace suonare il pianoforte." ha affermato il tenore.

L'intervista si conclude con elogi sul grande livello della diversità culturale, su cultura e tradizioni, soprattutto musicali: ha inoltre sottolineato di non poter dimenticare la prima impressione di Londra, la prima volta che vi ha cantato era nei primi anni 70.

Orgogliosissimo del suo FC Barcelona, si è detto contento per la vittoria della nazionale spagnola ai mondiali dell'anno scorso, e ha riscontrato con piacere la progressiva crescita della selezione cinese.

BON CONCERT, JOSEP!!