Josep Carreras en Santiago de Chile: "La música como profesión regala tantas satisfacciones que vale la pena cualquier esfuerzo"

Josep Carreras è arrivato a Santiago de Chile lo scorso giovedì 6 Ottobre, in previsione del concerto che ha dato ieri sera presso la Movistar Arena. Era dal 1993 che il tenore catalano non visitava il paese, per questo motivo è stato accolto con particolare emozione, e alcuni, ritenendo improbabile un ulteriore ritorno da parte sua, hanno vissuto quest'esperienza come qualcosa di irripetibile. Carreras si è reso conto del progresso che ha coinvolto il paese rispetto alla sua ultima visita, e ha affermato che a suo modo di vedere il Cile si trova in un gran momento, al di là della crisi e dei problemi che purtroppo sono di dominio mondiale.

Nella sua permanenza in città, analogamente con quanto già fatto nelle altre città coinvolte da questo tour, Carreras ha visitato i bambini del Colegio Nocedal de la Pintana, dove un'orchestra di giovanissimi musicisti si è esibita davanti al tenore, alle autorità e al resto degli alunni della scuola. Hanno proposto musiche di Tchaikovsky, Hans Zimmer, e alcuni della tradizione latinoamericana.

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Vari video mostrano come Carreras applaudisse con autenticità, con la stessa sincerità che ha poi mostrato a parole una volta raggiunto il palco, manifestando la contentezza per visitare la scuola, e complimentandosi di cuore con tutti i giovani musicisti per il livello dimostrato, incoraggiandoli a proseguire su questa strada perché la musica, anche intesa come professione, regala moltissime soddisfazioni per cui vale la pena qualsiasi sacrificio.

I ragazzi hanno studiato duramente, provando anche 4 ore al giorno nelle ultime settimane, anche per poter includere Granada della loro esibizione, pensata per poter invitare Carreras a cantarla. L'invito è arrivato dai bambini seduti tra il pubblico, e poi ufficialmente dal direttore dell'orchestra. Il tenore si è scusato ripetutamente per non poter accogliere l'invito, per il rischio che avrebbe comportato cantare senza riscaldare la voce. I ragazzi, radunati in seguito per qualche foto con l'illustre ospite, non avrebbero potuto proporne una versione solo strumentale perché, a detta di uno di loro, è un brano che se non è cantato perde lucentezza.

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Carreras insiste sul valore che la musica che può avere anche in veste di professione anche in un altre interviste rilasciate nei giorni scorsi, prima del concerto alla Movistar Arena. È importante secondo lui offrire questa possibilità ai bambini, e convincere i genitori che formarsi musicalmente è formarsi culturalmente, godere di un livello più alto e una migliore qualità di vita. 
Il tenore spende altre parole, le stesse, per descrivere il repertorio che avrebbe offerto per il concerto di sabato - opera, zarzuela, canzoni napoletane,   brani in castigliano - con l'augurio di aver scelto il tipo di programma che possa interessare al pubblico. I tenori hanno raccolto in eredità molti brani della tradizione popolare fin dai tempi di Caruso e Gigli; Carreras ripropone volentieri nei suoi concerti, ma questo non significa che non abbia ben chiare le proprie radici classiche, che non coincidono assolutamente con quelle di molti prodotti di concorsi o talent show, che pur essendo magnifici cantanti nel loro ambito, non si occupano nel modo più assoluto di musica classica. Il pubblico deve avere molto chiaro questo concetto.

All'esperienza dei Tre Tenori si attribuisce, giustamente, un contributo fondamentale nel rendere accessibile questo tipo di musica a un pubblico più vasto, eterogeneo anche dal punto di vista sociale, e Carreras non nasconde una certa nostalgia per i concerti in cui condivideva la scena con Domingo e Pavarotti, e in particolare per quest'ultimola nostalgia è ancora più grande. Come è noto, anche Josep Carreras ha lottato duramente contro la malattia, e nella sua vittoria un ruolo fondamentale l'ha avuto l'affetto delle persone.

Il prossimo post riguarderà il concerto di ieri sera a Santiago... ora non resta che attendere di accomulare un po' di materiale da poterne parlare. Nel frattempo Josep sta tornando in Europa: come sapete la settimana che viene lo vedrà protagonista a Vienna.

GUTE REISE, JOSEP!!

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